I CAMBIAMENTI NELL’ADOLESCENZA

L’adolescenza è quel periodo di vita compreso tra i 13 e i 19 anni e può essere considerata la fase transitoria dall’infanzia all’età adulta. Tuttavia, i cambiamenti fisici e psicologici che si verificano nell’adolescenza possono iniziare molto prima, in particolare nelle ragazze. L’adolescenza può essere un periodo talvolta disorientante e di grande scoperta durante il quale ragazzi e ragazze mettono alla prova se stessi in tutti gli ambiti della vita. Questo periodo di transizione risulta fondamentale nella costruzione della propria identità e dell’immagine di sé ed è spesso accompagnato da cambiamenti repentini nelle scelte, nelle amicizie, nei gusti personali, nelle tendenze politiche, culturali, musicali ecc. Molti adolescenti si trovano ad affrontare scelte difficili in materia di scuola, sessualità, droghe, alcol e vita sociale.

È importante fare una differenza tra la pubertà e l’adolescenza. La maggior parte di noi pensa alla pubertà come lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari: seni, periodi mestruali, peli pubici e peli facciali. Questi sono certamente i segni più visibili della pubertà ma, oltre a questi, durante l’adolescenza compaiono numerosi cambiamenti nella sfera psicosociale, emotiva e una maturazione crescente delle capacità cognitive e intellettuali.

Nel corso del secondo decennio di vita, gli adolescenti sviluppano competenze di ragionamento più forti nel pensiero logico e morale, diventano più capaci di pensare astrattamente e dare giudizi razionali: diventano indipendenti dai genitori nelle opinioni, nelle idee e nei valori. Se da un lato sono più abili nel prendere in considerazione le prospettive di altre persone, dall’altro gli adolescenti sviluppano e consolidano il loro senso di sé, compreso lo sviluppo dell’identità sessuale, la preoccupazione per le opinioni di altre persone, in particolare quelle dei loro coetanei. Gli adolescenti vogliono maggiore indipendenza e responsabilità, chiedono maggiore autonomia nelle loro decisioni, nelle loro emozioni e cercano di svincolarsi dal controllo parentale.

LE PROBLEMATICHE IN ADOLESCENZA

La ricerca ha rivelato che circa il 50% dei disturbi psicologici conosciuti tende a manifestarsi nella prima adolescenza. Quali sono le principali problematiche in questo arco di vita:

  • Problemi di autostima o fiducia in se stessi.
  • Sentimenti di inferiorità o di superiorità spesso associati alla valutazione del proprio aspetto, dall’accettazione del corpo, il colore della pelle e della bellezza.
  • Scarse prestazioni scolastiche in particolare in soggetti con basso Q.I..
  • La depressione, uno dei problemi psicologici più comuni, molto spesso poco diagnosticata che può portare, nei casi più gravi, a rischi suicidari. Come riconoscere se il proprio figlio presenta un calo dell’umore importante? In genere è bene porre attenzione ai cambiamenti che possono sopraggiungere nel tempo, per esempio: calo della performance scolastica, diminuzione o scomparsa di interessi, tendenza alla solitudine, mancanza di iniziativa, aumento o diminuzione delle ore di sonno, irritabilità o irascibilità, diminuzione o aumento dell’appetito, abuso di sostanze.
  • Disturbi d’ansia: insonnia, ansia generalizzata, fobia sociale, eccetera.
  • Disturbi ossessivi compulsivi: la persona che soffre di questo disturbo può avvertire pensieri incontrollabili (ossessioni) e mettere in atto comportamenti (compulsioni) che sente il dovere di ripetere più volte.
  • Disturbi alimentari: anoressia, bulimia, eccetera.
  • Dipendenza dalla tecnologia (internet, gioco online, telefono): l’avvento dei social media ha cambiato il modo in cui i ragazzi interagiscono tra di loro ed ha influenzato moltissimo lo stile di vita di ognuno di noi. L’adolescente trascorre molte ore al telefono, utilizza chat e social media per gestire le sue relazioni sociali. Paradossalmente, la dipendenza tecnologica attraverso l’uso di specifici dispositivi può condurre all’isolamento sociale, ad avere meno amici oppure avere una vita sociale meno attiva. La dipendenza tecnologica riduce anche l’attività fisica, causando uno stile di vita malsano e sedentario oltre ad avere un impatto negativo sulle prestazioni scolastiche.
  • Difficoltà relazionali con i pari: queste difficoltà possono manifestarsi nell’eccessivo isolamento, difficoltà a fare amicizie e coltivare interessi condivisi.

LE PREOCCUPAZIONI DEI GENITORI: DOMANDE FREQUENTI

Mio figlio passa troppe ore al computer, non studia e risponde male a tutti. Quando chiedo di aiutarmi, non ne vuole sapere e mi risponde con arroganza. Anche a scuola, non sembra interessato. L’unico suo interesse è il computer e il telefonino.

Anche se la tecnologia assume un ruolo importante per ognuno di noi, non possiamo confondere l’utilizzo sano di questi strumenti con la dipendenza da essa. Per capire davvero la natura del rapporto che esiste tra noi e i dispositivi tecnologici dovremmo chiederci: come ci sentiamo senza di loro? Come passiamo il nostro tempo?

Suggerimenti:

  • Prova a suggerire a tuo figlio di staccare per qualche ora e nota i suoi comportamenti.
  • Passa più tempo a parlare con lui senza giudicare quello che sta facendo.
  • Cerca di mostrarti curioso ma allo stesso tempo preoccupato per il suo stile di vita.
  • Cerca di aiutarlo a riconoscere le sue emozioni: come ti senti? Cosa stai pensando?
  • Imposta nuove regole e sospendi i privilegi.
  • Se non risolvi, chiedi un appuntamento allo psicologo per una consulenza.

Mio figlio non è più lo stesso. Fino a qualche anno fa andava bene a scuola, frequentava la parrocchia, era disciplinato e disponibile. Ora non mi racconta nulla, non capisco i suoi gusti e mi tiene all’oscuro di tutto. Frequenta persone strane e questo mi preoccupa, ho timore per il suo futuro.

Crescere significa modificare i vecchi ruoli acquisendo nuove capacità più conformi agli scopi di una specifica fascia d’età. L’entrata nell’adolescenza comporta modificazioni significative in tantissimi aspetti della vita e ciò comporta cambiamenti, a volte inaspettati, che in primo luogo riguardano le relazioni con i coetanei: queste assumono maggiore rilevanza rispetto alle opinioni dei genitori. Per un adolescente il mondo esterno appare come un “laboratorio sociale” in cui sperimentare nuovi modelli, inclinazioni e ideali che favoriranno la costruzione dell’identità; come si diceva prima, è quindi normale che l’adolescente cambi le proprie abitudini rispetto al passato e cambi le persone che frequenta. Come genitore puoi cercare, da un lato, di rispettare i suoi spazi (e i suoi silenzi) e, dall’altro, cercare di parlargli e stargli vicino, senza giudicarlo continuamente.

Se hai altre domande riguardanti tuo figlio/a, contattami tramite l’apposito form.